LILLI GRUBER presenta "Non farti fottere", Rizzoli

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Non farti fottere. Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali

Gruber Lilli

Rizzoli (2024)
18,00 €
 9788817174886
Non farti fottere. Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali
Gruber Lilli
Dietlinde Gruber, detta Lilli (Bolzano, 19 aprile 1957), è una giornalista, autrice televisiva, conduttrice televisiva, scrittrice ed ex politica italiana. Attiva come giornalista televisiva dai primi anni ottanta, ha lavorato per la TGR, il TG2 e il TG1, conducendo le principali edizioni delle testate, ricoprendo anche il ruolo di inviata, seguendo per la Rai avvenimenti importanti come il crollo del muro di Berlino e la guerra in Iraq. Nel corso della lunga carriera ha scritto diversi saggi e romanzi, pubblicati per Rai Eri e per Rizzoli. Dal 2004 al 2008 è stata parlamentare europea, eletta dalla Lista Uniti nell'Ulivo, per entrare poi nel Partito Democratico, dimettendosi anzitempo per assumere nel settembre 2008 la conduzione della trasmissione Otto e mezzo, tuttora in onda su LA7.
Per generazioni di ragazzi, il porno è ormai la principale forma di educazione sessuale. Fin da bambini può capitare inatteso sui loro device con un pop-up e ben presto cominciano a cercarlo e a nutrirsene, scambiando per realtà quella che è solo fiction, a volte estrema. Per gli adulti è una forma di intrattenimento come un’altra, magari usata per dare un po’ di pepe alla vita di coppia. Risultato: la macchina del porno macina miliardi, grazie a siti che sono tra i più visitati al mondo. Ma si tratta davvero di un mercato qualunque? Questo libro ricco di dati, notizie e interviste ai protagonisti spiega perché no, non lo è. Racconta chi sono davvero i discreti padroni degli aggregatori pornografici. Indaga i percorsi professionali, i meccanismi economici, le implicazioni sociali di un fenomeno cresciuto fino a raggiungere dimensioni colossali. Denuncia le storie di sfruttamento e violenza. Fa chiarezza sui temi più problematici, come l’uso e l’abuso dell’intelligenza artificiale e la compravendita dei nostri dati personali. Senza falsi pudori né pregiudizi, Lilli Gruber mostra in queste pagine come sia il porno a usare noi, e non viceversa. Per invertire la rotta occorre aprire un dibattito, spezzare il silenzio delle istituzioni e chiedere innanzitutto un’educazione sentimentale e sessuale per i nostri figli e misure per la trasparenza delle pratiche economiche del settore. E impegnarci per recuperare i beni preziosi che la peggiore pornografia online ci ha rubato: l’erotismo, il desiderio e la creatività.